domenica 27 marzo 2011

Il campo dei miracoli

8. La Filastrocca di Pinocchio
Opera di Gianni Rodari e Raul Verdini (illustratore)



Qui continua, aprite l'occhio,
l'avventura di Pinocchio:
piange e strilla il burattino
che rivuole il suo nasino.
Chiama allor la buona Fata
mille picchi all'adunata:
"Si rosicchi, ad un mio segno,
la proboscite di legno".
Torna il naso eccezionale
a grandezza naturale:
per la gioia il suo padrone
alla Fata dà un bacione.
Svelto poi come un diritto
vola in cerca di Geppetto,
sogna già di riabbracciarlo,
d'ogni pena consolarlo.
Ma nel bosco incontra ancora
una coppia traditora
e ricasca nel tranello
l'inguaribile monello.
"Siamo giunti, questa qua
dei Citrulli è la città,
dove i poveri son micchi
ed i furbi sono ricchi."
Ecco fatto, lo sventato
il suo bene ha seminato.
Che portento nascerà?
Volta il foglio e si vedrà.

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