venerdì 8 giugno 2018

Filastrocca - Marzia Cabano - Giugno








Arriva giugno, ha l’estate nel pugno,
sorride al mondo, i bambini fanno un girotondo
per salutar la scuola che resterà un po’ sola…

Si parte per le ferie, le cose si fan serie,
si va in montagna? Qualcuno già si lagna!
Allora andiamo al mare e basta brontolare!

mercoledì 6 giugno 2018

Gianni Rodari - Tutti gli animali







Mi piacerebbe un giorno
poter parlare
con tutti gli animali.
Che ve ne pare?

Chissà che discorsi geniali
sanno fare i cavalli,
che storie divertenti
conoscono i pappagalli,
i coccodrilli, i serpenti.

Una semplice gallina
che fa l’uovo ogni mattina
chissà cosa ci vuol dire
con il suo coccodè.

E l’elefante, così grande e grosso,
la deve saper lunga
più della sua proboscide:
ma chi lo capisce
quando barrisce?

Nemmeno il gatto
può dirci niente.
Domandagli come sta
non ti risponde affatto.
O – al massimo – fa “miao”,
che forse vuol dire “ciao”.

lunedì 4 giugno 2018

Racconto Estate - di Francesco Lanza - Giugno, falce in pugno!








Giugno, falce in pugno!

Il sole diede il suo oro alla campagna, 
e nelle spighe è già pronto il frumento.
Calano da ogni parte a brigate  i mietitori,
e nelle sere odorose di gigli s'odono 
canzoni di tutti i paesi, perchè ognuno 
ha sempre con sè amori e tristezze.
Brillano le falci, e la fronte dell'uomo 
si bagna di sudore. Restano fra le stoppie. 
i covoni, e il villano con la falce al fianco, 
ché quella è la sua spada, ne tira in mente la somma.
La schiena gli duole dal lungo stare curvato, 
ma non ha neppure il tempo di pensarci, 
che c'è da preparare l'aia: raschiarla delle erbe, 
bagnarla e batterIa con mazze 
e ramaglie perchè diventi più dura; 
e finita la mietitura vi si portano i fasci di fave, 
che sotto i ferri delle mule crepitano come sarmenti.
Intanto le viti fioriscono, d'un sottile aroma odorando, 
e i grappoli man mano si formano e s'allungano. 
Non c'è albero ormai che non abbia i suoi frutti, 
dove maturi, dove appena incominciati, 
e i dolci succhi servono nel gran caldo a ingannare la sete.
Il sole spacca la terra e abbrustolisce la nuca al villano. 
Nelle ore di afa, che tutte le cose s'assonnano 
e l'aria è come un mare di fuoco, 
le cicale stridono e le stoppie 
saltando in aria scoppiettano.
Gli alveari, poichè le api succhiano instancabili
tutta la primavera, colano di miele, 
e nelle celluzze Il i nuovi nati s'impinzano,  
molli come cera.
Suvvia, o villano: attacca le mule e buttale . 
sull'aia! Il tempo del pane nuovo è venuto.

La breve e fresca pagina ti presenta 
il mese di giugno nei suoi aspetti più tipici:
il grano biondo e turgido, la mietitura, 
il lavoro dell'uomo su uno sfondo ricco 
di alberi ormai carichi dei primi frutti 
illuminati dal sole ardente, avvolto da profumi intensi. 
Le cicale stridono col loro insistente 
e monotono verso, le api ronzano instancabili alla ricerca 
dei dolci fiori; tutti gli elementi che caratterizzano il mese, 
sono presenti nella limpida 
descrizione di Francesco Lanza,
attento e appassionato osservatore 
della natura in tutti i suoi aspetti.

Poesia - Giovanni Verga - Sera di giugno

Poesia -  Giovanni Verga - Sera di giugno






Sera di giugno

La luna doveva già essere alta dietro il monte
Tutta la pianura, allo sbocco della valle, 
era illuminata da un chiarore d'alba. 
A poco a poco al dilagar di quel chiarore, 
anche nella costa cominciarono a spuntare 
i covoni raccolti in mucchi, come tanti 
sassi posti in fila.
Degli altri punti neri si muovevano per la china, 
e a seconda del vento giungeva il suono grave 
e lontano dei campanacci che portava il bestiame 
grosso, mentre scendeva passo passo verso il torrente. 
Di tratto in tratto soffiava pure qualche folata 
di venticello più fresco dalla parti di ponente 
e per tutta la lunghezza della valli udivasi 
lo stormire delle messi ancora in piedi.

Poesia - Giuseppe Porto - Spighe mature






 Poesia - Giuseppe Porto - Spighe mature

Spighe mature

Le spighe a ciuffi si sono affollate 
sull'argine della strada maestra:
stanno affacciate a una lunga finestra
di filo spinato, mature, dorate.
Stanno a guardare le coccinelle
così amanti del sole, stanno in attesa
che la sera riporti la grande distesa
di lucciole innamorate di stelle.

Poesia di giugno - Giovanni Papini - Il grano









Il grano

Il grano nella sua biondezza antica,
ondante e secco, chiede mietitura,
ché in cima alla sua gracile statura
porge a ogni bimbo una rigonfia spiga.
Lo vagheggia la madre contadina
ritta nell'ombra corta d'un pagliaio:
quanto penare prima che il mugnaio
gliela riporti in morbida farina!
La cristiana alza gli occhi al sol feroce,
poi guarda i figli grondanti, il marito
gobbo nel solco e col suo nero dito
fa sopra il campo un gran segno di croce.

Ada Negri - Cielo di giugno





                          
Ada Negri - Cielo di giugno

Cielo di giugno, azzurra giovinezza
dell'anno; ed allegrezza
di rondini sfreccianti in folli giri
nell'aria. Ombre, ombre d'ali
vedo guizzar sul bianco arroventato
del muro in fronte: ombre a saetta, nere,
vive al mio sguardo più dell'ali vere.
Traggon dal nulla, scrivendo con nulla
parole d'un linguaggio
perduto; e le cancellano
ratte, fuggendo via fra raggio e raggio.

martedì 20 febbraio 2018

Gianni Rodari - La scuola dei grandi







Anche i grandi a scuola vanno
tutti i giorni di tutto l’anno.
Una scuola senza banchi,
senza grembiuli nè fiocchi bianchi.

E che problemi, quei poveretti,
a risolvere sono costretti:
“In questo stipendio fateci stare
vitto, alloggio e un po’ di mare”.

La lezione è un vero guaio:
“Studiare il conto del calzolaio”.
Che mal di testa il compito in classe:
“C’è l’esattore delle tasse”!

martedì 16 gennaio 2018

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